I nostri studenti scrivono…

Gli studi realizzati attraverso le lezioni dell’Università Giordano Bruno hanno contribuito a sviluppare una certa capacità di analisi di fatti e situazioni attraverso una nuova veste. La relazione che ogni individuo ha con il prossimo è spesso determinata dal proprio equilibrio interiore. I nostri pensieri sono in entanglement con le persone a noi molto vicine (genitori, figli, coniuge). Bisogna pertanto evitare di accumulare quelle emozioni di paura o rabbia che imperversano facilmente nella nostra società, poiché poi, queste si riversano direttamente sula nostra salute, e indirettamente anche sulle persone a noi più care.
“È quello che è successo anche nella mia storia familiare” racconta Giovanni.

“Le ansie e i continui timori incontrollati di mia madre sin dalla sua giovinezza, sono stati riversati su di me creando tutta una serie di inquietudini, che hanno bersagliato il mio apparato digerente. Sin dalla più piccola età ho sempre sofferto di sintomatologie legate al colon irritabile e ho dovuto sempre evitare gli alimenti con i cosiddetti cibi nervini (spezie piccanti, caffè, cioccolato, alcolici). Ebbene gli studi da poco abbracciati hanno confermato ciò che già supponevo, ovvero se il genitore trasmette stress e paure il bambino si modellerà a sua immagine. Il cervello infatti, non si comporta come un semplice registratore. Una volta incamerata l’informazione, essa viene rielaborata e messa in forma da ognuno di noi. Ogni persona, infatti non è un sistema chiuso, ma riceve dall’esterno continuamente delle informazioni.

Il bambino piccolo, avendo una capacità critica non ancora sviluppata, assorbirà come una spugna tutte quelle emozioni che si respirano attorno a lui. Gli studi quantistici hanno sottolineato come sistemi di meditazione basati sul qui ed ora, utilizzando consapevolmente tutti i nostri sensi, sono utili per raggiungere un pieno equilibrio della persona. Accumulare conoscenze di questi meccanismi certamente rende più consapevoli di quali possono essere le trappole lungo il percorso delle nostre vite, ed eventualmente applicare delle precauzioni per evitare di cadere in errori che possono ripercuotersi su noi stessi o sui nostri amici e parenti.

L’altro giorno, presso l’ambulatorio medico nel quale lavoro (in qualità di segretario) ho scambiato qualche chiacchiera con un paziente. Quest’ultimo era affetto da diabete mellito, e allora, fresco di alcuni apprendimenti base di medicina quantistica, ho rivolto alla persona una domanda banale: “Ma lei, nella sua vita di genitore, ha avuto o ha ancora dei dispiaceri che la tormentano?” La risposta innocente del paziente è stata “Si!  Da quando mia figlia si è ammalata di tumore, ho un senso di amarezza che pervade le mie giornate”. Ancora una volta quindi venivano confermate le tesi, secondo cui non sono i difetti o le predisposizioni genetiche a procurare determinate malattie, ma le ferite emozionali. A quel punto, ho sorriso al paziente che mi aveva dato quella risposta, consigliandolo di affrontare le avversità con maggiore leggerezza.

Riuscire ad imbastire un rapporto salutare con i propri familiari e con i propri amici e conoscenti è basilare. Se la relazione con il coniuge non è etico questo si riverbera sulla relazione con se stessi. Sarebbe pertanto consigliabile allontanarsi dalla persona o dall’ambiente che è fuori etica per evitare l’aggravarsi di queste dinamiche.

Trasferire questo tipo di conoscenze ad altre persone è oggi diventato un mio obiettivo, ovviamente inizialmente scegliendo tra esse quelle che potrei definire le più ricettive o con le quali è possibile instaurare uno scambio intellettuale più profondo. Io stesso sono trepidante nell’apprendere quelle conoscenze che sicuramente verranno fuori dalle lezioni del secondo anno.”

Scopri di più sul nostro sito: https://www.universitaquantistica.com/corso-di-studi/