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La nuova medicina si basa sulle frequenze

Come dimostra Ernst Chladni, le vibrazioni modificano la materia.

Le cellule – vibrando – permettono alle cellule staminali di ascoltare le frequenze così da trasformarle in cellule specifiche dei nostri organi.

Ogni frequenza – infatti – induce la materia a strutturarsi seguendo una certa forma, diversa per ciascuna frequenza e, poiché il nostro corpo è composto dal 70% di acqua, le molecole risponderanno diversamente a seconda della frequenza che le attraversa.

La vibrazione è in grado, quindi, di innescare il processo di guarigione.

Se, invece, siamo attraversati da vibrazioni esterne – come ad esempio suoni, campi elettromagnetici o emozioni altrui) che non sono in risonanza con le nostre vibrazioni naturali, si crea uno squilibrio cronico che, col passare del tempo, diventa malattia.

La malattia può essere rilevata – come suggerisce il Prof. Piergiorgio Spiaggiari – come un “disturbo della rete elettromagnetica di controllo del traffico molecolare e, soltanto nella fase finale, con sintomi e dolori, si trasforma in anomalia della struttura molecolare del corpo”.

L’organismo – quindi – riesce a mantenersi in equilibrio attraverso i messaggi scambiati tra le cellule, sottoforma di deboli segnali elettromagnetici a bassissima frequenza (ELF), di cui si occupa proprio la medicina quantistica.

Il benessere, infatti, arriva grazie ad oscillazioni elettromagnetiche “ordinate”.